Pnrr e agricoltura: tutti i progetti e i finanziamenti

Pnrr e agricoltura
Pnrr e agricoltura
Un obiettivo ambizioso quello del Pnrr «Agricoltura 2022» che prevede un finanziamento importante per la sua realizzazione - 6,8 miliardi di euro. Il piano agricoltura si articola su tre macro-progetti  (tre maxi-aree di intervento) che riguardano, nell’ordine: economia circolare e agricoltura sostenibile, contratti di filiera e di distretto e, infine, tutela del territorio e della risorsa idrica

Pnrr e agricoltura: tutti i progetti e i finanziamenti. Sette gli obiettivi prioritari del piano: delineare gli  indirizzi strategici per gli strumenti rivolti alla transizione ecologica e digitale, individuare le risorse a integrazione della Pac in graduale riduzione, potenziare imprese e filiere e sistemi di tracciabilità e trasparenza sull’origine degli alimenti, tutelare le risorse non rinnovabili e  sviluppare le agroenergie, lottare contro  il dissesto  idrogeologico, incentivare la sostenibilità integrale, aumentare le tutele per chi lavora in questo settore.

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LE RISORSE DEL PNRR

Per il primo gruppo di progetti si prevede uno stanziamento complessivo di 2,8 miliardi di euro. 800 milioni saranno destinati allo sviluppo della logistica dei settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura e florovivaismo, con interventi che puntano a diminuire l’impatto ambientale dei trasporti e a migliorare la capacità di stoccaggio e trasformazione dei prodotti. A questa dotazione potranno accedere gli operatori che gestiscono impianti per la lavorazione e lo stoccaggio di prodotti agricoli (compresi frantoi, essiccatoi e silos), così come le aziende intenzionate a intraprendere un percorso di crescita digitale, quindi a investire nell’agricoltura 4.0 con processi di automazione e digitalizzazione della produzione, grazie a tecnologie come l’internet delle cose e all’uso di sensori e software di gestione avanzata per la tracciabilità in  blockchain e per la realizzazione di progetti di agricoltura di precisione.

I PARCHI AGRISOLARI

Sempre all’interno della prima macro-area una somma di 1,5 miliardi di euro sarà erogata per lo sviluppo del parco agrisolare, quindi per incentivare l’installazione di pannelli fotovoltaici su capannoni e strutture aziendali esistenti, a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale (senza ulteriore consumo di suolo) per un totale di 2,4 milioni di metri quadrati di superficie con potenza di 0,24 GW. Sono previsti anche interventi di ammodernamento delle coperture ormai datate, compresi quelli per l’eliminazione dell’amianto e dell’eternit. Gli obiettivi? Contribuire alla produzione di energia da fonti rinnovabili e migliorare la competitività delle aziende agricole riducendo i costi energetici.

IL SOSTEGNO ALLE MACCHINE

Un ulteriore finanziamento di 500 milioni di euro sarà destinato all’innovazione delle macchine agricole. Lo sviluppo dell’agricoltura di precisione verrà sostenuto con all’acquisto di specifici macchinari, molto probabilmente attraverso un nuovo bando Isi dell’Inail. Contemporaneamente, il piano intende innovare anche i processi di trasformazione, stoccaggio e confezionamento dell’olio extravergine di oliva – eccellenza del made in Italy – grazie a una nuova legge Sabadini.

I CONTRATTI DI FILIERA

Il secondo macro-progetto, invece, vede al centro i contratti di filiera e di distretti finalizzati a promuovere la collaborazione e l’integrazione fra gli operatori del settore e stimolare la creazione di migliori relazioni di mercato per garantire ricadute positive sulla produzione agricola. Qui lo stanziamento ammonta a 1,2 miliardi di euro. Attraverso questa tipologia di contratti, il governo mira a raggiungere una serie di obiettivi, tra cui ridurre l’utilizzo di fitofarmaci, antimicrobici e fertilizzanti di sintesi, potenziare l’agricoltura biologica e valorizzare le biodiversità, migliorare il benessere degli animali e incrementare l’efficienza energetica sviluppando le energie rinnovabili e garantire la sicurezza dell’approvvigionamento alimentare, riducendo perdite e sprechi.

LA GESTIONE DELL’ACQUA

Per la terza macro-area, infine, il Pnrr «Agricoltura 2022» mette sul piatto 880 milioni di euro per incrementare la resilienza dei sistemi irrigui e potenziarne l’efficienza fino al 12 per cento delle aree agricole. Si parla in questo caso di infrastrutture come dighe, bacini, condotte, pozzi e invasi. La finalità è una migliore gestione della risorsa acqua, anche in relazione ai cambiamenti climatici e ai rischi di siccità e dissesto idrogeologico. In questo ambito, 360 milioni di fondi nazionali saranno spesi per il completamento dei progetti già in corso e la restante parte per la realizzazione di nuovi interventi.

(Pnrr e agricoltura)

 

Quando l'obiettivo è trasversale

Ci sono alcune iniziative presenti dal Pnrr che toccano più comparti, ma favoriscono di riflesso anche gli agricoltori. Come lo sviluppo di biometano e biogas, quindi la riconversione degli impianti, il loro efficientamento e l’incremento della produzione di biometano. Oppure, il progetto di digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo (promosso dal ministero delle Telecomunicazioni) che prevede la diffusione della banda larga alle aree rurali a fallimento di mercato e di tecnologie satellitari per potenziare i sistemi di osservazione della terra per il monitoraggio dei territori. Il ministero della Cultura, invece, punta sulla valorizzazione dei piccoli borghi – in prevalenza a vocazione agricola – con programmi di rigenerazione culturale e rilancio turistico. (C.P.)

 

 

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