Reti di distribuzione? La partita si gioca lì

Resti di distribuzione
Resti di distribuzione
Per vincere la scommessa della mobilità sostenibile un ruolo di prima fila è rivestito dalle infrastrutture di ricarica elettrica. Due aziende che a livello internazionale hanno molto da dire al riguardo sono ABB ed Enel

Reti di distribuzione.

«Si sta passando da una transizione energetica all’altra. Oggi la domanda di elettricità cresce a un ritmo doppio rispetto a quella totale di energia e ciò significa che l’energia si sta elettrificando». A dirlo è uno dei maggiori esponenti del comparto: Francesco Starace, Ceo e general manager di Enel, convinto che la strada verso la decarbonizzazione per combattere il riscaldamento globale sia ben avviata. Stringendo l’obiettivo sul comparto automotive, emerge quanto sia in forte crescita la domanda di energia elettrificata e di cruciale importanza la sostenibilità della rete di distribuzione.

Reti di distribuzione: lo scenario

Si tratta di uno scenario in cui risultano importanti le partnership che mirano a questo specifico obiettivo, proprio come quella tra Enel Global Infrastructure and Networks e ABB, che ha fornito per le reti di distribuzione di media tensione il quadro ad anello a 24kV SafePlus AirPlus™ equipaggiato con interruttori e sezionatori senza SF6. Quest’ultimo è un gas serra tradizionalmente utilizzato nei quadri che contribuisce al cambiamento climatico, la cui alternativa studiata da ABB riduce il potenziale di riscaldamento globale (Gwp) di quasi il 100%. Si tratta di un significativo esempio di come è possibile allargare la tecnologia delle reti elettriche per consentire la realizzazione di una società a basse emissioni di carbonio.

Reti distribuzione: l’importanza della velocità di ricarica

Oltre alla sostenibilità, un tema fondamentale che funge da pilastro per lo sviluppo della mobilità elettrica è la velocità di ricarica e l’avanguardia IoT dell’infrastruttura. Altri temi in cui emerge ABB con le sue soluzioni. Antonio De Bellis, ingegnere elettronico eE-Mobility Lead Manager di ABB Italia lo spiega chiaramente. «L’infrastruttura stessa, per sua natura, è viva e non passiva e necessita di essere connessa e aggiornabile in modo semplice. Deve tener conto dell’evoluzione dei mezzi che circolano per strada, delle varie normative, dei protocolli di comunicazione o anche degli aggiornamenti che ricevono i veicoli stessi».

Reti di distribuzione: i casi di successo

Per quanto riguarda invece la questione fastcharge, ABB è protagonista di casi di successo in giro per il mondo. Le stazioni di ricarica veloci, storage con batterie e soluzioni interconnesse sull’autostrada svizzera A2, la modernizzazione dell’infrastruttura di ricarica dei veicoli elettrici in Giappone e l’installazione di infrastrutture di ricarica elettrica super veloce per gli automezzi della più grande catena di supermercati in Olanda. In tutti questi casi la protagonista è la gamma di stazioni di ricarica Terra che offre un’infrastruttura multistandard e compatibile con tutte le tipologie di autoveicoli, inclusi i mezzi pesanti e i veicoli di futura generazione.

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