I numeri del fotovoltaico dicono sì

I numeri del fotovoltaico dicono sì
I numeri del fotovoltaico dicono sì
Nella crescita del mercato fotovoltaico un ruolo importante è giocato dalle imprese che, oltre a promuovere il prodotto, puntano a comunicare in modo chiaro le opportunità offerte dalla transizione ecologica tramite iniziative di comunità. Ne abbiamo parlato con Alberto Pinori, direttore generale di Fronius italia

I numeri del fotovoltaico fanno registrare saldi positivi (vedere il box più sotto), ma come si muovono le aziende protagoniste di questa crescita? Su quali aspetti puntano maggiormente? E quali sono le loro strategie.

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«La sostenibilità – spiega Alberto Pinori, nella foto, Direttore Generale di Fronius Italia, la filiale della austriaca Fronius International GmbH che opera nell’ambito della produzione di energia da fonti rinnovabili, attraverso la fornitura di inverter fotovoltaici e di soluzioni di ricarica efficienti per l’intralogistica – è al centro di tutte le nostre decisioni e siamo attenti alle risorse che utilizziamo e alle iniziative che intraprendiamo. Per questo ci siamo posti come capofila di una serie di iniziative sul territorio oltre che punto di riferimento nel mondo delle energie rinnovabili e delle comunità energetiche, per promuovere la cultura della sostenibilità e facilitare la transizione energetica nel nostro Paese»

In che modo?

Forti dell’esperienza maturata negli anni, abbiamo creato un network strutturato per trasformare le singole iniziative in ambito sostenibilità in un programma a lungo termine. È nato così il nuovo progetto “Fronius Earth Mission Italy”, attraverso il quale vogliamo condividere le nostre conoscenze e competenze per avvicinare le persone al mondo delle energie rinnovabili. Abbiamo realizzato un programma di eventi, attività di comunicazione e formazione rivolti ad aziende, professionisti, pubblica amministrazione, scuole e università. Iniziative volte a parlare delle principali opportunità per la transizione energetica: dalle comunità energetiche all’autoconsumo collettivo, dalle agevolazioni fiscali all’approccio ESG e la sostenibilità aziendale.

Ci faccia qualche esempio concreto

Le comunità energetiche rappresentano un modello innovativo per la transizione che fonda i suoi valori sulla lotta allo spreco energetico e sulla condivisione di un bene fondamentale. Ne è un esempio l’autoconsumo collettivo, la pratica attivabile da famiglie e altri soggetti che si trovano all’interno dello stesso edificio o condominio e che consente alle utenze di produrre, utilizzare, immagazzinare e vendere l’energia elettrica ricavata da fonti rinnovabili prodotta da un impianto di generazione comune. I beneficiari di questo modello possono essere tanti: famiglie, uffici, negozi, bar e ristoranti. L’autoconsumo collettivo rappresenta quindi un esempio pratico di comunità energetica applicata all’edificio singolo, come il condominio.

Perché investire nel sole è ancora la scelta più giusta?

La nostra visione si chiama “24 ore di sole” e rappresenta un mondo alimentato al 100% da fonti rinnovabili: crediamo infatti che una produzione efficiente e un consumo intelligente dell’energia possano renderci completamente indipendenti dalle fonti fossili, aiutandoci a salvaguardare il nostro pianeta per le generazioni future. E il Superbonus 110% può rappresentare un’ulteriore spinta in questa direzione. Il decreto “Rilancio” del governo offre, infatti, l’opportunità di realizzare alcuni interventi per aumentare l’efficienza energetica degli edifici beneficiando di una significativa detrazione fiscale. Per ottenere questo rimborso la prestazione energetica dell’edificio deve incrementare di almeno due classi energetiche ed è necessario seguire tutti gli step della nuova procedura introdotta. Fronius ha realizzato una serie di eventi informativi per aiutare tutti i soggetti coinvolti a vario titolo in questo iter previsto dalla norma, per aiutarli a ottenere il massimo beneficio da questa importante opportunità.

Con il segno più, nonostante tutto

I numeri del fotovoltaico mostrano un mercato un salute. Gli impianti fotovoltaici in Italia sono in aumento nonostante la pandemia. A sostenerlo è la versione aggiornata del report «Renewables 2020» dell’Agenzia internazionale dell’energia (Iea), al quale Enea ha contribuito sia alla parte italiana che alla peer review. Il rapporto Iea offre un’analisi dettagliata e previsioni fino al 2025 dell’impatto della pandemia sulle energie rinnovabili a livello globale nei settori dell’elettricità, del calore e dei trasporti.

In netto contrasto con le centrali alimentate da altri combustibili, si stima che gli impianti per la generazione elettrica da fonti rinnovabili siano cresciuti di quasi il 7% a livello mondiale nel 2020. In Italia, nel primo semestre 2020 le nuove installazioni sono aumentate del 12% rispetto allo stesso periodo del 2019, con una previsione di nuova capacità installata pari a circa 0,8 GW. Nel biennio 2021-2022 ancora, il fotovoltaico dovrebbe guidare la crescita di tutte le energie rinnovabili anche grazie agli incentivi fiscali, tra cui il superbonus del 110%. Nel periodo 2023-2025 si prevede che la capacità media annuale aggiuntiva sia pari a circa 4,6 GW. Un mercato in crescita, dunque, in grado di svolgere un doppio compito, quello di favorire il percorso di transizione energetica del nostro Paese e, allo stesso tempo, di favorire un notevole risparmio economico oltre che energetico in termini di consumi. (F.M.)

(I numeri del fotovoltaico)

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